Stanchi e innervositi da questo tormentone mediatico che sta occupando le nostre menti, i nostri giornali, le nostre televisioni in maniera asfissiante. Le molestie sessuali sono un terribile comportamento da condannare assolutamente e da denunciare se ce ne sono gli estremi. Non può però passare il messaggio che una donna (o un uomo) solo perché giovane sia giustificata nella sua non denuncia immediata, certo comprensibile ma culturalmente non ineccepibile. Ormai, siamo allo svilimento di un problema gravissimo, che merita il massimo dell’attenzione, quello della violenza, soprattutto contro le donne. Non possiamo accettare che l’argomento diventi una semplice discussione dei talkshow: se ne deve parlare, ma ora ne parlano tutti e dicono di tutto. Voglio ricordare che una ragazza, se maggiorenne, è in grado di intendere e di volere e dunque di denunciare non in televisione o su un giornale, ma nei luoghi deputati a questo.
La corresponsabilità delle vittime è sicuramente una novità, non le molestie. Rendiamoci saggi affinché la società sappia far mettere in guardia anche le giovani donne inconsapevoli; sappia dire che i provini non si fanno casa del regista-produttore; sappia dire che se cedo l’affettività in cambio di qualcosa mi sto prostituendo, a qualunque livello e a qualunque prezzo anche in cambio di un lavoro o di un favore; sappia dire che non è necessario cercare per forza la via più breve per arrivare al successo, qualunque esso sia.
Sappia dire che le donne valgono come e quanto gli uomini, e gli uomini come e quanto le donne. Non deve essere questa una battaglia di genere, ma di tutti.