Il senso giocoso di immagini e colori stabilisce nell’opera una sapiente armonia nata principalmente dal sentimento che guida l’artista. Marina Chiarazzo, utilizzando l’arte anche in modo stilizzato, gioca con le forme dell’esistenza, del cuore. La disegnatrice barlettana inizia a muovere i primi passi sulla tela sin da piccola, frequentando le importanti lezioni di Maria Picardi Coliac; poi da Borgiac, dove apprende le tecniche figurative. L’abile uso degli strumenti del mestiere lo apprende con il liceo artistico prima, e poi l'Accademia di Belle Arti dove si laurea in pittura. Da allora, la passione per i colori non l’ha più abbandonata, utilizzando diverse tecniche su qualsiasi supporto.